La Valpolicella, terra di vini e bellezza
- REDAZIONALE
A nord di Verona, nella fascia collinare ai piedi delle Prealpi veronesi, troviamo il cuore della produzione vinicola della provincia scaligera, la Valpolicella. Confinante a ovest con l’area del Lago di Garda e protetta a nord e a est dai Monti Lessini, la Valpolicella comprende il territorio degli otto comuni di Sant’Anna d’Alfaedo, Fumane, Marano, Negrar, San Pietro in Cariano, Dolcè, Sant’Ambrogio e Pescantina.
È un territorio profondamente affascinante quello della Valpolicella, dove la bellezza dei paesaggi collinari costellati di vitigni pregiati, splendide ville venete e suggestivi borghi medievali si coniuga con la ricchezza della tradizione eno-gastronomica, che vanta una ricca selezione di vini famosi in tutto il mondo.
Una terra che regala vini di grande pregio
La viticoltura qui è rinomata fin dai tempi dell’antica Roma, ma la grande fama di questo territorio è esplosa in tempi più recenti grazie soprattutto a uno dei vini più pregiati al mondo, l’Amarone, un vino rosso molto intenso e alcolico nato letteralmente per sbaglio. Il re dei vini veronesi è nato, infatti, a metà degli anni Trenta del Novecento grazie al capocantina della Cantina Sociale Valpolicella, il signor Adelino Lucchese, che si era dimenticato di bloccare la fermentazione di una botte di Recioto (vino passito la cui fermentazione viene bloccata per mantenere un certo livello di residuo zuccherino). Il vino all’interno della botte aveva così completato la sua fermentazione, dando vita a un passito secco e corposo, un sublime vino da meditazione. Sbalordito dal gusto del vino ottenuto, pare che egli abbia esclamato:
Questo non è amaro, è Amarone!
L’Amarone della Valpolicella, che solitamente oscilla tra i 14 e i 17 gradi alcolici, è ottimo in abbinamento a brasati, stracotti e spezzatini, soprattutto con carne di selvaggina, oppure con il tradizionale risotto all’Amarone. È un vino talmente importante che, a mio parere, merita di essere il protagonista assoluto della vostra degustazione: come ottimo fine pasto, o ancor meglio da meditazione.
Sono numerose le eccellenze enologiche di questa zona: dal Valpolicella Classico, realizzato esclusivamente da vitigni situati nella zona della Valpolicella storica, al Valpolicella Superiore, più rotondo e alcolico; dal Recioto, un passito dolce e vellutato, ottimo con le crostate, la pasticceria secca e la cioccolata fondente, al Ripasso, letteralmente “ripassato” a forza di riposare sulle vinacce dell’Amarone.
Le cave di marmo
Non solo vino in Valpolicella: la regione vanta anche una rinomata produzione d’olio d’oliva e fin dall’antichità è stata il fulcro di un’intensa attività di estrazione di tufo e marmo pregiato, la cui presenza è ben visibile nella città di Verona, tanto che nei secoli ha assunto il soprannome di Urbs Marmorea (la città del marmo). Lo stesso Anfiteatro Arena è composto, molto probabilmente, del marmo rosato proveniente da queste zone e limitrofe.
Splendidi borghi tra le verdi colline
L’area della Valpolicella è ricca di borghi caratteristici e piccoli paesi di grande fascino, che costellano il panorama collinare come pietre preziose. Se siete di passaggio non potete non visitare San Giorgio Ingannapoltron con la sua meravigliosa pieve romanica del VIII secolo. Tra i borghi più belli d’Italia, San Giorgio deve il suo soprannome Ingannapoltron (in dialetto veronese “inganna il pigro”) al fatto che in passato i pellegrini provenienti dalla pianura, vedendo il paese in lontananza, si illudevano di raggiungerlo in poco tempo, per poi scoprire di dover percorrere una strada molto ripida e piena di tornanti. Un’altra splendida pieve romanica si trova a San Floriano, nel comune di San Pietro in Cariano. L’edificio religioso risale al XII secolo, ma si hanno sue notizie già dall’anno 905.
La storia, la natura e le tradizioni convivono in questo territorio di grande fascino, ideale per una gita fuori citt, per rilassarsi nel verde delle nostre splendide colline veronesi e inebriarsi dei loro profumi, colori e sapori.