Il marchese Scipione Maffei
- REDAZIONALE
Il marchese Scipione Francesco Maffei, che oggi troviamo rappresentato in una statua tra Piazza dei Signori e il volto Barbaro, era nato a Verona nel 1675 da una famiglia nobile.
Dopo aver studiato nei collegi gesuiti di Parma e di Roma, è diventato ufficiale nell’esercito bavarese e ha iniziato in seguito a dedicarsi alla scrittura, pubblicando trattati su vari argomenti, tra cui la politica, le scienze, la storia, la paleografia e il teatro. Il suo scritto più noto in ambito teatrale è il Discorso intorno al teatro italiano, dove afferma la necessità di una rinascita della tragedia in Italia, che secondo lui doveva avere uno scopo morale, oltre a essere di facile lettura e chiara interpretazione. La sua visione politica, maturata in seguito a un viaggio giovanile che ha toccato le più importanti capitali europee dell’epoca, si condensava in una sorta di cattolicesimo illuminato ed ha costituito un importante punto di riferimento per gli intellettuali italiani e per i governanti riformatori dell’epoca.
Uomo nato nobile nella critica libera, franca, spregiudicata e originale. (Giacomo Leopardi nello Zibaldone)
Personaggio di spicco nella Verona settecentesca, il Maffei nel corso della sua vita ha contribuito alla scoperta di importanti manoscritti alla Biblioteca Capitolare di Verona, fra cui anche il Codice Palinstesto, contenente le Istituzioni di Gaio, due pergamene del Fragmentum de iure fisci e il folium singulare de praescriptionibus et interdictis, di cui fece un apografo di cinque righi successivamente pubblicati nell'Istoria teologica. Del 1732 è la sua Verona illustrata, opera monumentale, dedicata alla storia, agli scrittori e ai monumenti della nostra città.
Vicino a Piazza Bra possiamo ancora oggi visitare il Museo Lapidario Maffeiano, da lui istituito nel 1714, prima realtà pubblica di questo tipo in Europa, in un’epoca in cui le collezioni storico-artistiche si limitavano alla sfera privata. Il museo, ancora oggi intitolato a suo nome, è stato da lui stesso riorganizzato tra il 1744 e il 1749.
Da non dimenticare, inoltre, il suo ruolo in ambito scientifico: il nostro caro marchese ha infatti il merito di aver compreso per primo, in netto contrasto col pensiero comune della sua epoca, che i fulmini visibili dal nostro occhio si formano dal basso e poi ascendono verso le nubi. Il suo importante contributo di promotore delle scienze è riscontrabile nella Lettera di un matematico italiano indirizzatagli da Gaetano Marzagaglia.
Scipione Maffei è senza dubbio uno dei personaggi storici che, con la loro passione per le arti e la cultura, hanno contribuito alla grandezza e al prestigio della nostra bella Verona.