Castello Scaligero
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Il Castello Scaligero di Villafranca è un edificio di origine medievale, di cui giunge ai giorni nostri lo scheletro del sistema fortificato originale.
La sua costruzione, a seguito della nomina nel 1185 da parte del Comune di Verona dell'abitato locale in Borgo Libero (Libero Pagus), inizia a partire dal 1199, successivamente alla battaglia di Ponti dei Molini (Mantova), e venne completato nel 1202. Distrutto ed incendiato dall'esercito di Mantova, viene ricostruito nel 1242 e nel 1243 Enrico III da Egna (podestà di Verona) fa erigere la torre principale.
Inizialmente previsto come un fortilizio di difesa di modeste dimensioni, diventa con il passare degli anni parte integrante e strategico del sistema difensivo del Serraglio Scaligero, che si snodava per buona parte lungo il fiume Tione fino al castelletto della Gherla sul confine tra Villafranca e Valeggio sul Mincio, per proseguire fino a Nogarole Rocca. Nel suo periodo di massimo splendore il castello presentava un maniero elaborato nella forma con un'articolata muraglia intervallata da torri, che si apriva sulla strada principale verso Verona, a cavallo con il corso d'acqua Tione dei Monti, con il Portòn della torre centrale. Una curiosa particolarità della sua struttura è quella di avere la merlatura della cinta muraria vera e propria di foggia guelfa, o piatta, mentre la merlatura del mastio e delle torri scudate è di foggia ghibellina o a "coda di rondine".
Con l'avvento della Serenissima, verso la fine del Quattrocento, il castello scaligero inizia a perdere importanza strategica e nel 1450 viene completamente abbandonato. I terreni vengono successivamente acquistati da nobili del luogo, e le mura rimosse all'inizio del XX secolo.
Nel 1882 il mastio e le carceri vengono acquisite dal Comune di Villafranca, e nel 1890 viene restaurata la torre principale con l'inserimento dell'orologio. A seguito di crollo della torre d'angolo sud-est, nel 1926 inizia una corposa opera di restauro, con il rinforzp delle mura e dei merli che culmina nel 1935 con la sistemazione dei bastioni, dei fossati esterni e la messa a dimora di pini, abeti e platani.
Situato lungo l'antica via consolare romana Postumia a sud della città, l'edificio fortezza si struttura con un corpo principale a maglia quadrata, sette piccole torri dette “Torresine”, costruite con le pietre di riutilizzo dell'Arco dell’imperatore Tiberio e tre torri scudate. Il castello attuale è il risultato di varie modifiche e demolizioni avvenute nelle epoche tardoscaligere, veneziane e asburgiche.
Il castello è inoltre noto per essere, oltre a una sede suggestiva di concerti e spettacoli, anche stato citato nel dramma di Romeo e Giulietta di William Shakespeare nell'atto I: "...e voi Montecchi: trovatevi stasera nel vecchio castello di Villafranca dove udrete la mia sentenza per i fatti avvenuti, nel luogo di giudizio ordinario...".
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Castello Scaligero
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