Il più grande ponte naturale d’Europa si chiama Ponte Veja
- REDAZIONALE
Pronti per una gita in Lessinia? Vi porto a visitare il ponte naturale più grande d’Europa, molto probabilmente anche fonte di ispirazione per il Sommo Poeta e per un importante pittore. Si chiama Ponte di Veja ed è a meno di mezz’ora d'auto da Verona. Scopritelo con me!
Impossibile non restare affascinati dall'imponenza di questo monumento naturalistico, soprattutto se si pensa che lì non c’è lo zampino dell’uomo. Goccia dopo goccia, l’acqua si è fatta strada tra le rocce fino a regalarci un enorme ponte, sito di interesse turistico, geologico, ma anche archeologico.
Proprio sotto a quell’architrave, infatti, si trovano due grotte in cui sono stati rinvenuti reperti risalenti al Paleolitico. A quanto pare queste montagne piacevano anche agli amici preistorici (forse i Neanderthal?), tanto che un centinaio di migliaia di anni fa, come dimostrano le incisioni sulle pareti, hanno deciso di venire a vivere nelle lunghe grotte qui nascoste e potrebbero esserci rimasti per più di cinquantamila anni o almeno fino all’ultima glaciazione. C’è chi sostiene di sentire ancora lo spirito di quegli uomini che vivevano laggiù, riuscendo a immaginare come passavano le loro giornate. Certo, solo una forma di suggestione, ma ben giustificata dalla maestosità del luogo! Purtroppo ci si può solo affacciare a queste grotte, poiché sono ancora oggetto di studio per archeologi e speleologi e quindi chiuse al pubblico.
Ponte Veja nell’arte: da Dante a Mantegna
Parlando del passato, ricordate quando Dante, esiliato da Firenze, si rifugiò a Verona? Pare che oltre a Verona abbia conosciuto anche la Lessinia e con molta probabilità il Ponte di Veja. Ne parla nell’Inferno, quando descrive l’ottavo girone, ovvero quello delle Malebolgie. Narra di questo luogo con un ponte tutto di pietra di colore del ferro ed effettivamente Ponte Veja ha un colore rosato dovuto alla presenza di rosso ammonitico; aggiungendo che si tratta di un ponte che esce dalla roccia:
"I’ mi raggiunsi con la scorta mia;
poscia con pochi passi divenimmo
là ’v’uno scoglio de la ripa uscia"
(Inferno Canto XVIII)
Se nel caso di Dante non ci sono certezze, ma solo supposizioni, non lascia dubbi l’affresco di Andrea Mantegna nella camera degli sposi di Palazzo Ducale a Mantova. Si nota chiaramente che il ponte sulla sinistra rappresenta quello di Veja. Lo sfondo è differente, ma il resto pare quasi una fotografia.
Come si è formato il Ponte di Veja?
Questo enorme ponte, alto trenta metri e lungo ben cinquanta, si crede possa essere stato il tetto di un’enorme caverna formatasi per l’erosione dell’acqua. Forse anche l’apertura non è sempre stata così grande, infatti sotto all’architrave troverete ancora molti blocchi di pietra. Il fatto che siano caduti dal ponte è piuttosto plausibile se pensate che questo è formato da strati impermeabili di marmo rosso ammonitico e altri facilmente erodibili di roccia calcarea. Vi consiglio di ammirarlo da sotto, proprio accanto al ruscello, per capire davvero la grandezza di questo monumento naturale.
Le tradizioni culinarie della Lessinia
Visto che ci troviamo in Lessinia, sarebbe un peccato non fermarsi in una delle trattorie tipiche a provare alcuni piatti tradizionali della Lessinia. Ad esempio la polenta abbrustolita (grigliata) con la sopressa, il salame tipico del veronese e magari un contorno di funghi freschi appena raccolti. Oppure gli gnocchi di malga, semplici, ma gustosissimi se conditi con una generosa spolverata di Monte Veronese, il formaggio dop della Lessinia. E se preferite i secondi, vi consiglio il coniglio in umido con la polenta, una prelibatezza.
Nel caso in cui andiate a Ponte Veja in inverno, dovete provare assolutamente il lesso misto con pearà, la salsa a base di pane, brodo, midollo e pepe, pietanza simbolo della veronesità!
Forse è meglio che vi suggerisca anche come smaltire tutte queste leccornie: uscite per una passeggiata e ammirate il castagno di Dante, un albero di settecento anni sotto al quale si dice che il Sommo Poeta abbia scritto il girone delle Malebolge. Si può anche salire sopra al Ponte di Veja, sempre se non soffrite di vertigini, altrimenti meglio optare per il sentierino che gli passa sotto ed arriva fino ad una piazzola, un ottimo punto panoramico per scattare qualche foto.