Seguitemi a Soave e riempite i vostri occhi di bellezza
- REDAZIONALE
Il nome del paese di riferimento della zona di produzione di una delle eccellenze vitivinicole veronesi è già di per sé un programma: Soave. Nomen omen, direbbero gli antichi Romani, perché le terre dell’est veronese sono davvero un trionfo di panorami suggestivi.
Il fascino di un borgo medievale
Rilievi collinari che nascondono da borghi arroccati, corti rurali, castelli medievali e vecchie ville venete, il tutto incorniciato da distese di vigneti, vero e proprio tesoro del territorio. Qui ha origine il celebre vino Soave, tanto amato dal poeta Gabriele D’Annunzio. Se cercate una meta rilassante per diversificare il vostro tour nella provincia di Verona, le terre del Soave sono quello che fa per voi.
Soave, bandiera arancione del Touring Club Italiano, è un borgo dal passato glorioso, e l’atmosfera dei tempi antichi permea ancora oggi la graziosa cittadina circondata dalle mura medievali. Punto d’interesse principale del luogo è il Castello Scaligero, maestosa fortezza militare di epoca medievale, tra i migliori esempi di struttura castellana della regione. Il Castello, le cui origini risalgono agli inizi del X secolo, al periodo delle invasioni degli Ungheri, è visitabile tutto l’anno e ospita su richiesta feste private, matrimoni, ricevimenti ed altri eventi di vario tipo.
Un territorio vocato alla viticoltura
L’anima vinicola del territorio si respira in ogni angolo e la ricchezza di una tradizione agricola che ha saputo valorizzare al meglio una terra generosa, ricca di sostanze minerali e perfetta per la coltivazione della vite, sono i tratti distintivi dello spirito di questo territorio e della sua gente. Il prodotto enologico che queste terre ci regalano è un vino brillante di grande freschezza, dal colore giallo paglierino e un profumo caratteristico e floreale, con piacevoli sentori di fiori bianchi e mandorla e un sapore pieno e delicatamente amarognolo, con le tipiche sensazioni di vaniglia che troviamo nei vini maturati in legno, nel caso della sua versione più pregiata: il Soave Superiore DOCG.
Affascinante e tuttora incerta è la storia del nome di questo vino che, secondo la tradizione, si rifà addirittura al sommo poeta Dante Alighieri, grande amico di Cangrande della Scala, signore di Verona, che avrebbe definito la cittadina “soave”, alla luce del buon vino locale e dell’ospitalità degli abitanti del luogo. Antichissime sono, ad ogni modo, le testimonianze sulla qualità del Soave, tanto che possiamo risalire fino al V secolo d.C., quando Cassiodoro ne tesseva le lodi, raccomandandolo all’imperatore Teodorico quale vino che “riluce come lattea bevanda, di chiara purità […], di gioviale candidezza e di soavità incredibile”.
Non solo vino, nella bella Soave! Nel caso in cui vi stiate chiedendo con cosa accompagnare questo delizioso vino bianco, è presto detto. Tra i prodotti tipici di questa zona spiccano il Prosciutto di Soave e la sopressa di Brenton, l'ideale per degustare al meglio il Soave e riempirsi il palato con i sapori del territorio.
Visitare le terre del Soave è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Quando sono in visita in queste zone, adoro lasciarmi abbracciare dai colori del paesaggio, dai profumi della natura e dai sapori dei prodotti locali, ovviamente accompagnati da un buon calice di Soave Classico Superiore DOCG.