Autoritratto
16 gennaio 2026 h 20:45Verona, Teatro Camploy
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Davide Enia racconta la sua Palermo, esplora il rapporto nevrotico con Cosa Nostra e il suo devastante impatto nelle vite di ognuno.
Enia vuole tentare di comprendere la "mafia in me", ovvero quella parte invisibile che si nasconde nelle abitudini, nei silenzi e nei gesti quotidiani di chi è cresciuto in una terra segnata dal potere e dalla paura. Ricorda eventi drammatici che hanno segnato la storia palermitana, come l'attentato a Giovanni Falcone, o il caso di Giuseppe Di Matteo, il bambino figlio di un collaboratore di giustizia, rapito e ucciso dalla mafia dopo 778 giorni di prigionia. Racconta la sua esperienza personale: il primo morto ammazzato l’ha visto a 8 anni tornando a casa da scuola, conosceva il giudice Borsellino e il sacerdote ucciso dalla mafia, padre Pino Puglisi, era un suo professore al liceo.
Enia rivela la paura dei palermitani, quella costante sensazione di essere in pericolo che non riescono a togliersi. Usa gli strumenti del teatro civile siciliano: unisce corpo, canto, recitazione, dialetto e cunto, restituendo al pubblico una lingua che nasce dal dolore ma cerca ancora la luce.
Autoritratto è una tragedia, un'orazione civile, un memoriale, un autoritratto intimo e collettivo, un confronto con lo Stato, una serie di domande senza risposta rivolte a Dio.
Contatti
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Via Cantarane, 32
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Tel: (0039) 045 8011154
Informazioni aggiuntive
CAST
Di e con: Davide Enia
Musiche composte ed eseguite da: Giulio Barocchieri
Luci: Paolo Casati
Suono: Francesco Vitaliti
Abiti di scena: Antonio Marras
Co-produzione: CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Accademia Perduta Romagna Teatri, Spoleto Festival dei Due Mondi
Biglietti disponibili nei punti vendita abituali o sul sito di BoxOffice Verona.

