Iliade. Il Gioco degli Dei

Il poema epico di Omero canta di un mondo dominato dagli Dei, causa di tutto ma senza colpa, i quali sono gli unici in grado di prendere decisioni e di trascinare gli uomini in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti. Gli umani, infatti, non hanno ancora coscienza e libertà di scelta; dovranno attendere l'età della Tragedia per conoscere la responsabilità personale e districarsi dall'autorità assoluta delle divinità.

È una realtà arcaica e lontana dalla nostra, dominata dalla forza, dal Fato ineluttabile e da Dei capricciosi, mentre le nostre vite sono dominate da paura, desiderio di ricchezza, ossessione del nemico, giochi di potere e forze distruttive che conducono all'irrazionalità e alla guerra.
Tuttavia, come accade con la grande poesia, accanto a sgomento e distruzione emerge anche il contrario: la responsabilità e la libertà di scegliere, di opporsi, di dire no all’orrore.

A dieci anni dalla nascita, dopo I Duellanti e Don Chisciotte, il Quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.