I lavatoi
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Erano luoghi di incontro e aggregazione, dove le donne si recavano non soltanto per risciacquare i panni, ma per essere aggiornate sulle ultime notizie che riguardavano la vita del paese.
La vasca grande era riservata al risciacquo delle lenzuola, che si lavavano a casa nelle "brente", la vasca più piccola era per il resto dei panni, mentre un'altra ancora serviva per l'approvigionamento idrico. Le vasche erano protette da cancelli in ferro battuto e coperte da una struttura con arcate a tutto sesto. Un catino semicircolare serviva per abbeverare il bestiame e l'acqua zampillava da rubinetti con mascheroni.
Il lavatoio più antico di Tregnago è quello della Pieve, alimentato dal ruscello della Bortola, mentre deriva dalla sorgente del Pisocco il lavatoio Rì, il più grande del paese la cui fonte è attestata dal 1506. Il lavatoio nella frazione di Cogollo è detto "il Santo" per il San Giovanni Battista che era affrescato su una vicina abitazione; di quello in località Scorgnano non rimane più traccia della fontana, ma presenta comunque la caratteristica struttura con apertura ad arco. Ben conservato è l'ottocentesco lavatoio di Marcemigo. Di forma circolare è invece la vasca visibile in via San Martino.
I lavatoi sono stati soppiantati dall'arrivo dell'acqua corrente nelle abitazioni, che non ha più costretto la gente a frequentarli per approvigionarsi, ma oggi restano testimonianze di un passato da non dimenticare.
Contatti
I lavatoi
Piazza A. Massalongo, 1
Tel: +39 045 6508630

