Villa Pozzoni

L’edificio, che si compone di una casa padronale e di una barchessa, è databile intorno alla seconda metà del XVII secolo, e l’impianto architettonico, come pure alcuni elementi decorativi, riconducono alla tipica architettura del periodo.

L’edificio padronale, composto da un volume squadrato, mostra aperture sul prospetto principale che sono il frutto di forti rimaneggiamenti avvenuti prima nell’Ottocento e poi nel Novecento. Gli elementi seicenteschi sono pur tuttavia ancora riconoscibili nei portali ad arco binato presenti sul prospetto posteriore, con conci in chiave e imposta particolarmente pronunciati, e una zoccolatura bugnata al piano terra sul prospetto principale.

Alla villa si accede attraverso un arco seicentesco, prospiciente la strada, e dal quale le carrozze un tempo venivano introdotte e alloggiate in un androne.

La facciata principale, fortemente rimaneggiata nel secolo scorso, ha un elegante timpano che si innalza oltre la linea di gronda, impreziosita da elementi a dentelli, e caratterizzato da linee ondeggianti. Nella porzione centrale si concentrano grandi aperture che al primo piano danno accesso a un balcone sorretto da modiglioni in pietra; lateralmente poche aperture ingentilite da ornati a cimasa danno affaccio alla corte-giardino antistante l’edificio. Lo sviluppo in alzato consente la lettura di due livelli e di un terzo, individuato da piccole finestre quadrate, che corrisponde al piano di servizio.

Internamente, l’impianto distributivo degli ambienti conserva la tipologia tipica delle dimore padronali veronesi che si ripropone al primo piano, con salone passante centrale al piano terra, scalinata voltata a botte di salita al piano nobile posta quasi in asse e ambienti laterali. Alcune tracce di affresco sono state rinvenute nel salone su tutte le pareti. Altri passaggi verticali sono collocati all’interno della dimora.

Bello è il monumentale portale di accesso all’originario cortile che mantiene il vano carrabile al centro e i passaggi pedonali simmetrici ai lati, di tipica impronta barocca, a file bugnate sormontate da vasi a cipolla.

Sul lato opposto del prospetto principale, e in asse con quest’ultimo, sorge la barchessa, interessante costruzione riconducibile al periodo seicentesco, impreziosita da archi su pilastri in bugnato alternato rustico e gentile.

La villa conserva all’interno del brolo un piccolo giardino tenuto secondo l’arte topiaria, mentre poco rimane dell’antico parco.