Palazzo di Giustizia

Sorge in Piazza dell’Antenna, nel cuore del centro storico; fu edificato in soli quattro mesi, da aprile a luglio del 1375, per volere di Cansignorio della Scala. Qui vi insediò Pietro Montagna in veste di rettore e capitano. Alle spese di costruzione concorsero 22 paesi soggetti al Capitanato di Soave, elencati nella lapide con l’iscrizione, la quale è la più grande conosciuta fra quelle scaligere.

L'edificio si presenta con una loggia a quattro portoni ad arco acuto di pietra sagomata e cono finestre ogivali. Nel mezzo della facciata c’è un poggiolo; sopra di esso, una statua della Vergine con Bambino sulle ginocchia, e ai lati i Santi patroni di Soave, Lorenzo e Giovanni Battista. Di alto valore storico e poetico, a caratteri gotici, è l’iscrizione in versi latini, posta sotto il poggiolo della facciata che ricorda la costruzione.

Durante i lavori di restauro del 1982, è stato rinvenuto lo stemma di Pietro Montagna scolpito su pietra, che oggi può essere ammirato nei locali retrostanti alla loggia.

Al piano superiore, ospita alcune aule, tra cui una grande sala dedicata a Giuseppe Garribba (1912-1944), martire della Libertà, dove si trova un'artistica scultura del locale Monte di Pietà.